Disagio dell’adulto

Ansia, panico e stress

Ciò che comunemente chiamiamo ansia, in psicologia può essere suddivisa in 5 categorie principali:
Fobie
Disturbo di panico
Disturbo d’ansia generalizzato
Disturbo post traumatico da stress
Disturbo ossessivo compulsivo.

L’ansia, come lo stress del quale è un parente prossimo, è una reazione adattiva dell’organismo ad un evento esterno. Trae le sue origini principalmente dal meccanismo di attacco-fuga che ha garantito la sopravvivenza del genere umano. Tuttavia, può accadere che questo stato, caratterizzato da attivazione psicofisica, si trasformi da risposta del tutto naturale e utile a preoccupazione sproporzionata o irrealistica, provocando un forte disagio. Questa evenienza può presentarsi per diversi motivi, spesso difficilmente identificabili, quindi, generalizzando, possiamo dire che accade poiché vi è una valutazione interna errata delle condizioni esterne. L’ansia coinvolge il nostro corpo tramite alterazioni neurofisiologiche (tremori, palpitazioni, respiro accelerato, muscoli in tensione), la nostra mente tramite pensieri ossessivi e ripetitivi e mina la nostra capacità di azione attraverso la fuga da alcune situazioni o la ripetizione ossessiva di determinati comportamenti. Ciò che accade è un tracollo generale dove ogni aspetto tracima e coinvolge il successivo. I comportamenti e i pensieri alimentano in maniera sempre maggiore la paura, instaurando quello che si chiama il circolo vizioso dell’ansia.

Fobie

Paura marcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o situazione specifici (per es. volare, altezza, spazi aperti, spazi chiusi, insetti, animali, sangue, ecc.).

Disturbo di panico

Un periodo breve, dai 10 min alla ½ ora che raramente arriva a un’ora, di paura estrema e una sensazione di morte imminente o di stare impazzendo. I segni fisici spesso comprendono: tachicardia, palpitazioni, difficoltà a respirare e sudorazione. Le persone che soffrono di questo disturbo non riescono ad individuare la causa che scatena gli attacchi di panico e generalmente sviluppano forti paure su quando e dove capiterà il prossimo.

Disturbo d’ansia generalizzato

Ansia e preoccupazione eccessive che si manifestano per la maggior parte dei giorni riguardo ad una quantità di eventi o di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche). Le persone che ne soffrono possono sentirsi irrequiete, tese o con i nervi a fior di pelle, si affaticano facilmente, possono avere difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, tensione muscolare, alterazioni del sonno ed essere irritabili.

Disturbo post traumatico da stress

Un evento “traumatico” che ha implicato morte, o minaccia di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri e che ha provocato paura intensa, sentimenti di impotenza o di orrore, viene poi rivissuto persistentemente con ricordi spiacevoli e intrusivi e\o sogni ricorrenti dell’evento, nonostante gli sforzi per evitarli. La persona prova un disagio psicologico intenso di fronte a situazioni esterne o sensazioni interne che assomigliano a qualche aspetto dell’evento “traumatico”. Si possono inoltre manifestare: incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma; riduzione marcata dell’interesse o della partecipazione ad attività significative; sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri; sentimenti di diminuzione delle prospettive future, difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno; irritabilità o scoppi di collera, difficoltà di concentrazione, ipervigilanza, esagerate risposte di allarme.

Disturbo ossessivo compulsivo

È caratterizzato da eccessivo tentativo di controllo, elevati stati d’ansia, ossessioni e\o compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti come intrusivi e inappropriati, e che causano ansia o disagio marcati. I pensieri, gli impulsi o le immagini non sono semplicemente eccessive preoccupazioni per i problemi della vita reale.
Alcune tra le ossessioni più frequenti riguardano la contaminazione (per es. essere contaminati quando si stringe la mano a qualcuno), dubbi ripetitivi (per es. chiedersi se si è compiuto correttamente un gesto), ecc. La quantità dei contenuti delle
ossessioni è pressoché infinita.
Le compulsioni sono invece atti mentali o comportamenti ripetitivi, ritualizzati e più o meno intenzionali, eseguiti secondo certe regole applicate in maniera rigida, messi in atto al fine di prevenire o ridurre l’ansia e il disagio associati ad un’ossessione. Vengono eseguite con una sensazione di costrizione soggettiva che, almeno inizialmente, è legata al desiderio di opporvisi. Le compulsioni più frequenti riguardano il pulire oggetti o la propria persona, il controllare la chiusura di porte,
gas, ad intervalli di pochi minuti, il ripetere frasi, pensieri o il contare per allontanare pensieri involontari, il mettere in ordine ecc.
Lo stress, come l’ansia, non è, di per sé, un meccanismo negativo, un adeguato livello di attivazione è infatti utile al miglioramento delle prestazioni. Anche nel caso dello stress gli elementi ambientali (situazioni, esperienze o persone) subiscono sempre un’elaborazione cognitiva inconsapevole, dalla quale dipende in gran parte la reazione della persona all’evento stressante, sulla base di esperienze e modi di vedere sé stessi e il mondo diversi.
Se i livelli di attivazione diventano troppo alti per la persona, possono verificarsi difficoltà emotive e problemi fisici difficilmente risolvibili. Tra i sintomi più frequenti dello stress ricordiamo: abituale sensazione di stanchezza generale, accelerazione del battito cardiaco, difficoltà di concentrazione, attacchi di panico, crisi di pianto, depressione, disturbi del sonno, dolori muscolari, ulcera dello stomaco, diarrea, crampi allo stomaco, colite, facilità ad ammalarsi, difficoltà ad esprimersi e a trovare un vocabolo conosciuto, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, frequente bisogno di urinare, iperattività, confusione mentale, irritabilità, abbassamento delle difese immunitarie, ipertensione, cefalea, ulcera.

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati fanno uso di cookie necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy. Dichiari di accettare l’utilizzo di cookie chiudendo o nascondendo questa informativa, proseguendo la navigazione di questa pagina, cliccando un link o un pulsante o continuando a navigare in altro modo. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi