Disordini alimentari

Bulimia nervosa

La bulimia nervosa è un disturbo per certi aspetti simile all’anoressia: il nucleo centrale di entrambe le patologie è rappresentato da una paura morbosa di diventare grasse o di essere sovrappeso, il peso e la forma del corpo influenzano in modo eccessivo e inadeguato la valutazione della stima di sé. Si tratta generalmente di persone con un peso corporeo nella norma. L’esordio può essere inizialmente simile all’anoressia, caratterizzato quindi da un’intensa volontà a perdere peso e da una forte insoddisfazione per il proprio corpo; il decorso, invece, è diverso: spesso la persona che soffre di bulimia mantiene un peso abbastanza normale alternando tentativi di dimagrire ad abbuffate e condotte di compenso (principalmente il vomito indotto e/o abuso di lassativi).

Proprio per la caratteristica di avere un peso nei limiti della norma non è facile identificare le persone affette da bulimia che, a loro volta, tendono a tenere nascosto il problema. Questa patologia interessa per lo più le ragazze in età compresa tra i 12 e i 25 anni, con un picco di insorgenza verso i 18-19 anni. Si distingue nei tipi:
Purgativo: la persona ha l’abitudine di provocarsi il vomito, o quella di usare in modo inadeguato lassativi o diuretici.
Non purgativo: la persona usa altri comportamenti impropri di compenso, come il digiuno o l’esercizio fisico eccessivo, ma non ha l’abitudine di provocarsi il vomito né quella di usare in modo inadeguato lassativi o diuretici.

Il comportamento più caratteristico della bulimia nervosa è l’abbuffata, cioè un episodio in cui vengono assunte molto rapidamente grandi quantità di cibo, preferendo gli alimenti maggiormente disponibili, quelli più “proibiti” o che non richiedono una lunga preparazione, spesso mescolando sapori anche molto diversi fra loro. Durante l’abbuffata c’è la sensazione di perdere l’autocontrollo nei confronti del cibo. In molti casi le crisi bulimiche si presentano anche più volte al giorno, fino a sostituire completamente l’alimentazione normale. In alcuni casi l’alimentazione diviene così caotica da non permettere un ritmo di vita accettabile. Il circolo vizioso della bulimia nervosa alterna abbuffate e condotte di compensazione, in un crescendo di senso di colpa, vergogna e insoddisfazione personale. Le modalità compensatorie tipiche sono rappresentate dai comportamenti di eliminazione o purgativi, rappresentati in primo luogo dal vomito autoindotto. Questa condotta può dare l’impressione di poter rimediare alla perdita di controllo. La convinzione di aver trovato il modo per potersi liberare dalla sensazione di pesantezza e dal timore di aumentare di peso, elimina ogni remora all’incorrere in successive abbuffate. In questo modo il circolo della bulimia (mangiare e vomitare) si perpetua.

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